Sciatica “COME DORMIRE”
Sciatica
“COME DORMIRE”
È facile comprendere l’importanza del sonno, e ancor di più nel caso di un malessere dato che questo è un frangente importante della nostra vita, quindi affrontiamo il sonno anche in caso di sciatica.
Nei precedenti articoli abbiamo trattato, per quanto ci era possibile, ogni aspetto utile per superare ed attenuare il demone denominato sciatica, ma fino ad ora non ancora l’argomento “come dormire con la sciatica”.
Il
sonno è ritenuto essenziale per il recupero del corpo e della mente quindi
possiamo dire del benessere psicofisico generale. Riuscire ad addormentarsi ed
entrare in quel fantastico stato di riposo ristoratore può non essere così
facile, durante la notte, se si è soggetti a dolori o fastidi a livello lombare
dove si può originare o al gluteo, dietro coscia, fino spesso al polpaccio, situazione
che spesso si trova in chi è soggetto ad infiammazioni del nervo sciatico o
sciatica. Questo problema spesso si risolve in mesi o per alcuni solo nell’arco
di 4-6 settimane, ma anche in questo poco tempo il dormire diventa importante.
Il nervo sciatico è il nervo più lungo del corpo umano, definito nervo misto per le sue caratteristiche sia di nervo motorio, che sensitivo. Questo nervo nasce a livello della zona lombo-sacrale della schiena e si va ad estendere lungo l’arto inferiore, attraversando il gluteo, la coscia, la gamba, concludendosi nel piede.
Spesso questo mostro apocalittico viene descritto come una scossa elettrica, che può essere accompagnato da:
· Parestesie, ovvero formicolio e/o intorpidimento;
· Alterazione più o meno profonda della sensibilità cutanea e difficoltà di controllo motorio;
· Debolezza muscolare, ossia deficit di forza muscolare (sintomatologia neurologica) che può peggiorare dopo sforzi, colpi di tosse, starnuti o lunghi periodi di tempo trascorsi in posizione seduta.
L'infiammazione
del nervo sciatico è una condizione abbastanza comune, che colpisce
maggiormente le persone dai 40-50 anni in su ed è più frequente nella
popolazione maschile, ma non solo. Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione del
nervo sciatico è data dalla compressione dello stesso nervo sciatico o di uno
dei nervi spinali che danno origine a quest’ultimo (L4, L5, S1, S2, o S3).
Queste compressioni comportano irritazione del nervo sciatico o di uno dei
nervi spinali e la loro origine può dipendere da diverse condizioni, tra cui: patologie
come l'ernia del disco, la discopatia degenerativa, la stenosi vertebrale, la
stenosi foraminale e la spondilolistesi a carico del tratto lombo-sacrale della
colonna vertebrale; la sindrome del piriforme, in cui il muscolo piriforme
comprime/irrita il tratto nervo sciatico; i tumori spinali lungo il tratto
lombo-sacrale della colonna vertebrale, anche se molto rari; lo stato di gravidanza in fase avanzata.
Tra le
principali cause di infiammazione, possiamo senza dubbio considerare: l’età
avanzata che favorisce la disidratazione dei dischi intervertebrali; lo stato
di obesità; l’abitudine a posture errate; le attività lavorative pesanti e
ripetitive in cui è frequente sollevare pesi o torcere la schiena; il diabete;
la sedentarietà; i traumi diretti alle natiche, alle cosce o alle gambe; l’artrite
della colonna vertebrale; patologie della colonna vertebrale; gli interventi di
protesi d’anca.
Se la compressione/irritazione ai danni del nervo sciatico è grave oppure se le cure sono inadeguate, l'infiammazione del nervo sciatico può sfociare in varie complicanze, quali: zoppia; perdita di controllo dello sfintere anale e dello sfintere viscerale; totale assenza di sensibilità lungo l'arto inferiore interessato; forte senso di debolezza muscolare lungo l'arto inferiore coinvolto.
Il letto non è la salvezza, ma
il sonno sì
Utile
capire che anche se può sembrare logico, in caso di sciatica regalarsi dei
giorni di riposo non è consigliabile, se sì all’inizio può aiutare il dolore,
allo stesso tempo inizia a diventare nefasto e rallenta la guarigione ed il
recupero, considerando anche che restando così tanto tempo a letto si possono
innescare dei fastidi in altre parti del corpo. Utile comprendere anche un
fondamentale principio fisiologico: il nostro organismo usa come principale
trasportatore il nostro sangue anche per trasportare i nutrimenti, quindi più
sangue verrà irradiato e trasportato verso le zone soggette ad infiammazione
più sarà favorita la guarigione.
Invece durante la notte è essenziale che il sonno sia il più fluido possibile e non limitato dalla sciatica ed a questo può contribuire la posizione assunta nel letto.
Sì, ci sono posizioni come quella in prona (pancia in giù), che vanno ad aumentare il carico sui tessuti spinali quindi utile saperlo.
Ma la ragione per cui dormire bene e comprendere come fare è utile in caso di sciatica, è determinato anche dal fatto che certi studi sembrano confermare che una scarsa qualità del sonno amplifichi la percezione stessa del dolore. Dato che la sciatica è un problema che spesso ci invalida la vita possiamo dire che ogni piccola cosa che ce la migliora può fare la differenza.
Quale posizione assumere in
caso di sciatica
Premetto
che non esiste un’unica posizione consigliabile per tutti, perché quella più
adatta potrebbe dipendere dalla causa dell’infiammazione. Comunque ci tengo a
darvi qualche indicazione che vi possono cambiare il sonno e perché no la vita:
Dormire sul fianco: Questa è la posizione più
raccomandata in caso di sciatica o mal di schiena, ovvero dormire sul fianco
opposto a quello in cui si avverte il dolore, con le braccia lungo il corpo,
così da alleviare la pressione sul nervo sciatico. Spesso per renderla ancora
più efficace e confortevole si consiglia anche di posizionare un cuscino rigido
tra le ginocchia, in modo da agevolare il corretto allineamento dei fianchi,
bacino e colonna vertebrale. Per evitare a quelli che di notte piace percorrere
il letto da emisfero ad emisfero può essere utile posizionare un cuscino dietro
la schiena, così da impedire di ruotare durante il sonno.
Dormire in posizione fetale: qui sempre mantenendo la
posizione su un fianco non dolente ma questa volta mantenendo le ginocchia
rannicchiate verso il petto, allargando così gli spazi nella colonna favorendo
così la sensazione di sollievo, nel caso per esempio di un’ernia al disco o
protrusioni discali.
Dormire in posizione supina: spesso posizione molto
gradevole, dato che la posizione pancia verso l’alto permette di rispettare la
naturale curvatura delle schiena, evitando che la zona lombare si incurvi
troppo, con il rischio di comprimere la causa del colore. Sono consigliabili
spesso posizionare uno o più cuscini sotto le ginocchia. Ma è utile capire nel
caso di ernie in quale curva della colonna si trovano.
Dormire in posizione prona: in linea generale si
sconsiglia di dormire a pancia in giù, per il bene della schiena, ma spesso ci
sono persone che non ne possono fare a meno o che trovano sollievo dalla
sciatica solo in questa posizione. In questi è consigliabile per evitare fastidi
in altre parti del corpo posizionare un cuscino tra sotto il bacino e il basso
addome per migliorare quanto è possibile l’allineamento della colona
vertebrale. Nel caso anche che il cuscino sopra la testa provochi tensioni al
collo e alla schiena si può pensare di dormire senza così da testare come va.
Già
è stata resa chiara l’importanza e l’utilità dei cuscini inseriti in punti
strategici per dare un po’ di sollievo durante la notte.
Parlando invece del materasso è utile partire dal presupposto che spesso c’è chi afferma che ha trovato sollievo nel dormire addirittura sul pavimento di casa, così come chi nel dormire su materassi di ultima generazione che seguono la curva del corpo.
Ma
a parte tutto ciò, la scienza parla chiaro, in linea generale il materasso che
meglio permette un allineamento della colonna vertebrale e permette una buona
ed equilibrata qualità del sonno, aiutando a prevenire il dolore lombare, è un
materasso di media durezza, dato che un materasso troppo duro può respingere il
corpo esercitando pressione eccessiva su alcune parti, mentre troppo morbido
non dà un giusto sostegno.
Ma
detto ciò, io credo che la soluzione migliore è non restare 20 anni con lo
stesso materasso, come non dormire nella stessa posizione per gli stessi anni.
E cosa ancora più fondamentale ascolta il tuo corpo e cerca di cambiare la tua
posizione a seconda del fastidio che trovi durante il giorno. Per la notte ti
può aiutare, ma senza le giuste accuratezze può anche danneggiare.
Altro
consiglio, ormai ci sono cuscini con forme predestinate a mantenerti nella
posizione più corretta per il tuo caso o situazione così ci tengo a raccomandarveli
sia in auto che al lavoro, perché come mi piace dire siamo solo il risultato
delle nostre piccole e grandi abitudini, disgraziatamente anche la conseguenza della
sciatica è data da quelle.
Quindi
per avere una vita migliore iniziamo a cambiare le piccole abitudini, e perché
non iniziamo dal letto.
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